Il mondo della luna, libretto, Padova, Conzatti, 1755

 SCENA XI
 
 FLAMINIA e CLARICE in macchina, ERNESTO, ECCLITICO e detti. Siegue sinfonia
 
 BONAFEDE
 Figlie, mie care figlie,
 siate le benvenute. Ah, che ne dite?
 Bella fortuna aver un genitore
 dello spirito mio
1000ch'abbia fatto per voi quel ch'ho fatt'io.
 Lunatiche ora siete,
 un mondo goderete
 pieno di cose belle,
 splenderete quaggiù come due stelle.
 FLAMINIA
1005Molto vi devo, o padre,
 un uom saggio voi siete,
 di politica assai voi ne sapete.
 CLARICE
 Si vede certamente
 che avete una gran mente.
1010Siete un uom virtuoso senza pari.
 Cedon gli uomini a voi famosi e chiari.
 BONAFEDE
 Inchinatevi tosto
 al nostro imperatore;
 grazie rendete a lui di tanto onore.
 FLAMINIA
1015Ma colei è Lisetta.
 BONAFEDE
 Che volete ch'io dica?
 Colei è la felice
 del mondo della luna imperatrice.
 CLARICE
 Oh fortunata invero!
1020Mentre quel della luna è un grande impero.
 FLAMINIA
 Monarca, a voi m'inchino.
 CECCO
 Manco male che voi
 vi siete ricordata alfin di noi.
 FLAMINIA
 Perdon io vi dimando
1025e alla vostra bontà mi raccomando.
 CECCO
 Olà, Espero, udite. (Ad Ernesto)
 Questa bella servite.
 Conducetela tosto alle sue stanze
 e insegnatele voi le nostre usanze.
 ERNESTO
1030Obbedito sarete.
 BONAFEDE
                                  Ehi, ehi, fermate.
 Signor le figlie mie
 con gli uomini non van da solo a sola.
 CECCO
 In questo nostro mondo
 le femine ci van pubblicamente
1035e non lo fanno mai secretamente.
 BONAFEDE
 È ver, non parlo più.
 FLAMINIA
                                        Contenta io vado,
 giacché il mio genitor non se ne lagna,
 con Espero gentil che m'accompagna.
 
    S'io dir potessi appieno
1040quel che 'l mio cor già sa,
 s'accenderebbe il seno
 d'amore e di pietà.
 (So ch'egli non m'intende,
 no posso ancor parlar).
 
1045   Al talamo io m'invio
 dove mi guida amore
 e intanto col mio core
 vadomi a consigliar.