Il mondo della luna, libretto, Padova, Conzatti, 1755

 SCENA II
 
 FLAMINIA e CLARICE e detta
 
 FLAMINIA
1135(Divertiamoci un poco). (A Clarice)
 CLARICE
                                                (È tanto sciocca
 che il sognato piacer si gode in pace).
 FLAMINIA
 (Facilmente si crede a quel che piace).
 LISETTA
 (Che dicono? Che fanno?
 All'uso femminil mormoreranno).
 FLAMINIA
1140Signora, mi consolo
 della vostra fortuna.
 LISETTA
                                       Vi ringrazio.
 CLARICE
 Me ne consolo anch'io.
 Viva vostra maestà.
 LISETTA
                                       Ragazze, addio.
 Come vi piace il mondo della luna?
 FLAMINIA
1145È bello, è bello assai.
 LISETTA
                                        Sediamo un poco.
 CLARICE
 Lei ci fa tropp'onore.
 LISETTA
 Sì sì, vi voglio far questo favore.
 FLAMINIA
 (È ridicola invero).
 CLARICE
                                      (Io me la godo).
 Mi favorisca, lei
1150è proveduta ancor di cicisbei?
 LISETTA
 Oh che diamine dite?
 Oggi ho preso marito.
 FLAMINIA
 Quest'è comune usanza;
 e saria il non averlo una increanza.
 LISETTA
1155Ma il marito?
 CLARICE
                            Il marito,
 fra i lunatici umori il più corrente,
 trova egli stesso il cavalier servente. (Via)