Il mondo della luna, libretto, Perugia, Costantini e Maurizi, 1756

 SCENA X
 
 CECCO nell’abito di finto imperatore con seguito, poi BONAFEDE e LISETTA
 
 CECCO
 Olà, presto fermate
930Bonafede e Lisetta.
 Dite che il loro imperator li aspetta. (Partono due servi)
 Vuo' procurar, fin che la sorte è amica,
 il premio conseguir di mia fatica.
 BUONAFEDE
 Eccomi a' cenni vostri.
 LISETTA
                                            Oh! Cosa vedo!
935Cecco è l'imperator?
 CECCO
                                        Lisetta addio.
 LISETTA
 Ti saluto, buondì, Cecchino mio.
 BUONAFEDE
 Sei pazza? Cosa dici
 al nostro imperatore?
 LISETTA
 Pazzo sarete voi.
940Ci conosciamo bene fra di noi.
 CECCO
 Bella, Cecco non son ma vostro sono,
 olà s'inalzi il trono.
 Lisetta, vezzosetta e graziosina,
 vi voglio far lunatica regina. (Dalla parte laterale esce un trono per due persone)
 BUONAFEDE
945(Io non vorrei che il nostro imperatore
 mi facesse l'onore
 di rapirmi Lisetta).
 CECCO
                                       E ben, che dite?
 Ecco il trono per voi se lo gradite.
 LISETTA
 Il trono? Oimè, non so.
950Sono fra il sì ed il no.
 Cotante cose stravaganti io vedo
 che dubito di tutto e nulla credo.
 CECCO
 Eh via venite in trono.
 Se vi piace il mio volto,
955sia Cecco o non sia Cecco,
 che cosa importa a voi?
 Doppo si aggiusteremo fra di noi.
 LISETTA
 È questa una ragion che non mi spiace.
 Vengo. (S’incammina verso il trono)
 BUONAFEDE
                 Dove, Lisetta?
 LISETTA
960A ricever le grazie
 del nostro imperatore.
 Giacch'egli mi vuol far sì bell'onore.
 BUONAFEDE
 Come? Non ti vergogni?
 Non hai timore della sua tristizia?
 LISETTA
965Eh qui tutto si fa senza malizia!
 BUONAFEDE
 Lisetta bada bene.
 LISETTA
                                     È innocentino,
 il nostro imperator, come un bambino.
 CECCO
 Aspettar più non voglio;
 presto, venite al soglio.
 LISETTA
970Dunque lei...
 CECCO
                           Sì mia cara,
 son vostro, se volete.
 LISETTA
 Lei è mio... Ma se poi... Ma s'io non sono...
 Non so quel che mi dica.
 CECCO
                                               Al trono, al trono.
 LISETTA
 
    Se lo commanda, sì venirò.
975Signor padrone, cosa sarà?
 Imperatrice dunque sarò.
 Oh fosse almeno la verità!
 Sento nel core certo vapore
 che m'empie tutta di nobiltà.
 
980   Che bella cosa l'esser signora,
 farsi servire, farsi stimar;
 ma non lo credo, ma temo ancora;
 ah mi volete tutti burlar.
 Voglio provarmi, cosa sarà?
985Ah fosse almeno la verità! (Cecco dà il braccio a Lisetta e fra tanto che si fa il ritornello dell’aria la conduce in trono)
 
 BUONAFEDE
 Eccelso imperator, la fortunata
 solo Lisetta è stata.
 Le povere mie figlie
 ancor non hanno avuta la fortuna
990di venire nel mondo della luna.
 CECCO
 Un araldo lunare ha già recato
 che in viaggio sono e che saran fra poco
 ancor esse discese in questo loco.
 BUONAFEDE
 Perché dite discese e non ascese?
995Per venire dal nostro a questo mondo,
 signor, si sale in su.
 Or perché dite voi scendono in giù?
 CECCO
 Voi poco ne sapete. Il nostro mondo
 come un pallon rotondo
1000dal cielo è circondato;
 e da qualunque lato
 che l'uom verso la luna il cammin prenda,
 convien dir che discenda e non ascenda.
 BUONAFEDE
 Sono ignorante, è ver, ma mi consolo,
1005che se tale son io non sarò solo.
 CECCO
 Allegri, o Buonafede,
 che la coppia gentil scender si vede.