Il mondo della luna, libretto, Perugia, Costantini e Maurizi, 1756

 SCENA II
 
 FLAMINIA, CLARICE e detta
 
 FLAMINIA
 (Divertiamoci un poco).
 CLARICE
                                               (È tanto sciocca
 che il sognato piacer si gode in pace).
 FLAMINIA
1165(Facilmente si crede a quel che piace).
 LISETTA
 (Che dicono? Che fanno?
 All'uso feminil mormoreranno).
 FLAMINIA
 Signora mi consolo
 della vostra fortuna.
 LISETTA
                                       Vi ringrazio.
 CLARICE
1170Me ne consolo anch'io,
 viva vostra maestà.
 LISETTA
                                      Ragazze, addio.
 FLAMINIA
 Si ricorda, signora,
 quand'era nostra serva?
 LISETTA
                                               State zitta.
 Del nostro primo mondo mi scordai,
1175come se non ci fossi stata mai.
 CLARICE
 Quest'è l'uso comune;
 chi sorte ha migliorato
 non si ricorda più del primo stato.
 LISETTA
 Come vi piace il mondo della luna?
 FLAMINIA
1180È bello, è bello assai.
 LISETTA
                                        Sediamo un poco.
 CLARICE
 Lei ci fa troppo onore.
 LISETTA
 Sì sì, vi voglio far questo favore.
 FLAMINIA
 (È ridicola invero).
 CLARICE
                                      (Io me la godo).
 Mi favorisca, lei
1185è proveduta ancor di cicisbei?
 LISETTA
 Oh che diamine dite?
 Oggi ho preso marito.
 CLARICE
                                           In questo mondo,
 per quel che m'hanno detto,
 insegna della luna il galateo
1190essere posto in uso il cicisbeo.
 FLAMINIA
 Quest'è comune usanza
 e saria il non averlo una increanza.
 LISETTA
 Ma il marito?
 CLARICE
                            Il marito,
 fra i lunatici umori il più corrente,
1195tacerà, soffrirà, non dirà niente.
 FLAMINIA
 Il lunar cicisbeo
 pria che siate levata
 verrà a bever da voi la cioccolata.
 LISETTA
 E il marito?
 CLARICE
                         E il marito
1200col medesimo gioco
 andrà a beverla anch'egli in altro loco.
 LISETTA
 Ma io che son novella
 trovarmi non saprei
 di questi cicisbei.
 CLARICE
                                   Fate così.
1205Ditelo al vostro sposo.
 Un marito amoroso
 alla moglie prudente
 trova egli stesso il cavalier servente.
 
    Un parigin che serva
1210per mera civiltà
 col suo servir conserva
 le leggi d'onestà.
 Guardatevi da quelli
 che voglion comandar,
1215già so che m'intendete
 né voglio mormorar.
 
    Vi basti un solo laccio
 ch'è quel del vostro sposo.
 Fuggite il duro impaccio
1220d'un cicisbeo geloso;
 se docile è il servente
 si puole sopportar.
 Ma quando è impertinente,
 si manda a far squartar.