Il mondo della luna, libretto, San Pietroburgo, 1758

 SCENA VI
 
 CECCO solo
 
 CECCO
 Qualche volta il padron mi fa da ridere.
240Ei segue il mondo stolido.
 Cambia alle cose il termine
 e il nome cambia ben e spesso agli uomini.
 Per esempio a un ippocrita
 si dice uom divotissimo;
245tallun fingendo si distilla in lagrime;
 un poeta si dice ed è sciocchissimo;
 tutt'è foco ma alfin resta sol cenere.
 Non siegua almen così con la mia Venere.
 
    Sarò qual è il torrente
250che le campagne inonda.
 Gonfio d'umore algente,
 l'intere selve affonda,
 tutto distrugge, abbatte,
 va furibondo al mar.
 
255   Per il mio ben l'ingegno
 tutto adoprar m'impegno
 e dal mio core impari
 come mi deve amar.