Il mondo della luna, libretto, San Pietroburgo, 1758

 saggiamente parlate e a voi la sorte
 diè sesso feminile
 ma il senno ed il saper più che virile.
 TULIA
 Raguniamo il consiglio,
75facciam che stabilite
 siano leggi migliori, onde si renda
 impossibile all’uom scuotere il giogo.
 Che se l’uomo ritorna ad esser fiero
 farà strage crudel del nostro impero.
 
80   No raffrenar non posso
 il giusto mio furor,
 armata di valor
 vendetta io bramo.
 
    Contra del sesso indegno
85mi spoglio di pietà,
 sol straggi e crudeltà
 sospiro ed amo.
 
 SCENA IV
 
 AURORA, poi GRAZIOSINO
 
 AURORA
 Che piacer, che diletto
 puol recar alla donna il fier rigore!
90Il trattar con amore
 gl’uomini a noi soggetti
 soffrir li fa la servitude in pace
 e la femina gode e si compiace.
 Io fra quanti son presi ai lacci nostri
95amo il mio Graziosino,
 amoroso, fedele e semplicino,
 e lo tratto, perché mi adori e apprezzi,
 con soavi parole e dolci vezzi.
 Elà, (Esce un servo) venga qui tosto
100Graziosino, lo schiavo a me soggetto. (Parte il servo)
 Infatti il poveretto
 merita ch’io gli faccia buona ciera,
 se mi serve e mi fa da cameriera.
 Eccolo ch’egli viene. Ehi Graziosino.
 GRAZIOSINO
105Signora.
 AURORA
                   Cosa fate?
 GRAZIOSINO
 Lavoro in fretta in fretta
 e in tre mesi ho fatt’io mezza calzetta.
 AURORA
 Lasciate il lavorar. Venite qui.
 GRAZIOSINO
 Bene signora sì.
 AURORA
110Obbedirete sempre i cenni miei?
 GRAZIOSINO
 Io faccio quello che comanda lei.
 AURORA
 Caro il mio Graziosino,
 siete tanto bellino.
 GRAZIOSINO
 Mi fatte vergognar.
 AURORA
                                      Vi voglio bene.
115E vederete del mio amore il frutto.
 GRAZIOSINO
 Queste parole mi consolan tutto.
 AURORA
 Baciatemi la mano.
 GRAZIOSINO
                                      Gnora sì.
 AURORA
 Perché voi mi piacete,
 vi fo queste finezze.
 GRAZIOSINO