Il mondo della luna, libretto, Brunswick, 1760

 SCENA IV
 
 ECCLITICO, poi ERNESTO e CECCO
 
 ECCLITICO
 Io la caccia non fo alle sue monete
 ma vorrei, se potessi,
175la sua figlia Clarice,
 custodita con tanta gelosia,
 torla dalle sue mani e farla mia.
 ERNESTO
 Amico, vi son schiavo.
 ECCLITICO
 Servo, signor Ernesto.
 CECCO
                                           Riverisco
180il signor segretario della luna.
 ECCLITICO
 Sei pazzo e tal morrai.
 ERNESTO
                                           Veduto escire
 ho dalla vostra casa
 il signor Buonafede. È vostro amico?
 ECCLITICO
 Amico ed amicone
185della mia strepitosa professione.
 ERNESTO
 Egli ha una bella figlia.
 ECCLITICO
                                             Anzi n'ha due.
 CECCO
 Anzi rassembra a me
 che colla cameriera n'abbia tre.
 ECCLITICO
 Ditemi, vogliam noi
190rapirle a questo pazzo?
 ERNESTO
                                             Il ciel volesse!
 ECCLITICO
 Secondatemi dunque e non temete.
 CECCO
 Oh bravo!
 ERNESTO
                      E come mai?
 ECCLITICO
                                                Tutto saprete.
 Preparate monete,
 preparate di far quel che dirò
195e la parola mia vi manterrò.
 
    Un poco di denaro,
 un poco di giudizio
 vi vuol per quel servizio;
 voi m'intendete già.
 
200   La testa ed i testoni
 fan far miracoloni.
 Lo stolido e l'avaro
 mai nulla ottenerà. (Parte)