Il mondo della luna, libretto, Torino, Avondo, 1760

 faran precipitare il nostro regno;
905e abbiam per sostenerlo poco ingegno.
 Ma, giacch’ella volea
 questa spada mirar nel seno mio,
 voglio provar anch’io di far lo stesso.
 La vendetta è commune al nostro sesso.
910Ecco il mio Graziosino;
 ei che m’ama davvero
 sarà l’esecutor del mio pensiero.
 GRAZIOSINO
 Ma io, Aurora cara,
 ma io non posso più; se spesso spesso
915io non vi vederò,
 credetemi, davvero io crepperò.
 AURORA
 Eh Graziosino mio, siamo traditi.
 Vedete questa spada?
 GRAZIOSINO
                                           Sì, la vedo. (Con timore)
 AURORA
 Questa spada dovea passarmi il petto