Il mondo della luna, libretto, Torino, Avondo, 1760

 SCENA III
 
 FLAMINIA e LISETTA
 
 FLAMINIA
 Possibile, o Lisetta,
 che ti lasci accecar dall'ambizione
1300e non vedi che questa è un'illusione?
 LISETTA
 Olà, come parlate? (Si alza)
 FLAMINIA
 Si fan delle risate
 a causa della tua sciocca credenza.
 LISETTA
 Cos'è quest'insolenza?
1305Lo so che per invidia voi parlate;
 io sono imperatrice e voi crepate.
 FLAMINIA
 Tu sei pazza...
 LISETTA
                             Tacete.
 FLAMINIA
 Lo vedrai...
 LISETTA
                        Non vi ascolto.
 FLAMINIA
 Cecco è l'imperator.
 LISETTA
                                       No, non è vero.
 FLAMINIA
1310Il lunatico impero
 terminerà in fischiate.
 LISETTA
 Io sono imperatrice e voi crepate.
 FLAMINIA
 
    Ah purtroppo il nostro core,
 che mal regge i propri affetti,
1315ingannar da falsi oggetti
 sempre mai si lascerà.
 
    Or la gioia, or il dolore
 forsennato in sé comprende
 ma né l'un né l'altra intende
1320e scoprire il ver non sa. (Parte)