Il mondo della luna, libretto, Venezia, Graziosi, 1775

 SCENA VI
 
 Camera in casa di Buonafede con loggia aperta, tavolino con lumi e sedie.
 
 CLARICE indi FLAMINIA
 
 CLARICE
 
    Sono amante e sventurata.
 Sono oppressa e tormentata.
265Fra l'amore e il genitore
 notte e giorno a tutte l'ore
 son costretta a sospirar.
 
 Via venite sorella,
 su quella loggia andiamo
270a goder della notte il bel sereno.
 FLAMINIA
 Ah! Che per tema il cor mi batte in seno.
 Se il genitor austero
 ci ritrova colà, misere noi!
 CLARICE
 Che badi a' fatti suoi.
275Ci vuol tener rinchiuse
 e dall'aria difese,
 come fossimo noi tele di ragno?
 FLAMINIA
 Finché noi siam soggette
 il nostro genitor convien soffrire.
 CLARICE
280Ma io, per vero dire,
 stanca di questa soggezion noiosa,
 non veggo l'ora d'essere la sposa.
 FLAMINIA
 E quando sarem spose
 forse saran per noi finiti i guai?
285Anzi sarem soggette più che mai.
 CLARICE
 Eh, sorella, i mariti
 non son più tanto austeri;
 aman la libertade al par di noi
 ed abbada ciascuno a' fatti suoi.
 FLAMINIA
290Felici noi, se ci toccasse in sorte
 un marito alla moda. Ah sventurate!
 se un geloso ci tocca.
 CLARICE
                                        In pochi giorni
 o ch'io lo guarirei
 o che al mondo di là lo manderei.
 FLAMINIA
295Vorreste forse avvelenarlo?
 CLARICE
                                                    Oibò.
 Ma il segreto ben so
 con cui questi gelosi
 dalle donne si fan morir rabbiosi.
 FLAMINIA
 Se l'accordasse il padre
300spererei con Ernesto esser felice.
 CLARICE
 Lo spererei anch'io
 con Ecclitico mio.
 FLAMINIA
 Quell'Ecclitico vostro
 è un uom ch'altro non pensa
305che contemplare or l'una, or l'altra stella.
 CLARICE
 Questo è quello, sorella,
 che in lui mi piace più.
 Finché ei pensa alla luna ovvero al sole,
 la sua moglie farà quello che vuole.
 FLAMINIA
310Ma il genitor, io temo,
 non vorrà soddisfarci.
 CLARICE
                                           Evvi in tal caso
 un ottimo espediente,
 maritarci da noi senza dir niente.
 FLAMINIA
 Ciò so che non conviene a onesta figlia.
315Ma se amor mi consiglia e il padre austero
 negar volesse a me questo contento
 il vostro abbraccierei suggerimento.
 
    Tante volte ho inteso a dire
 che noi altre fanciulline
320siamo come le galline
 nel mercato da comprar.
 
    Chi la vuole vecchia e grossa,
 chi la cerca pollastrella,
 chi grassotta e tenerella
325da far brodo e da mangiar.
 
    Ma se avremo per sventura
 troppo austero il venditore,
 l'uno e l'altro compratore
 ben saprem da noi trovar. (Parte)