Il negligente, libretto, Parma, Monti, 1752 (Lodi, Il trascurato)

 SCENA IV
 
 FILIBERTO, poi PORPORINA e PASQUINO
 
 FILIBERTO
625Manco mal che la sorte mi provede.
 Mi ama Aurelia; Cornelio è tutto fede.
 PORPORINA
 (Ecco il padron). (Parlano in disparte fra di loro non sentiti da Filiberto)
 PASQUINO
                                   (Chiediamogli perdono).
 PORPORINA
 (Se vogliamo ottenerlo,
 fingiam d'esser nemici).
 PASQUINO
630(E poi in cucina torneremo amici).
 FILIBERTO
 Io far l'aggiustamento?
 Non lo faccio in due anni. Oh che tormento!
 PORPORINA
 Signor padron.
 PASQUINO
                               Signor padrone mio.
 PORPORINA
 Io vi chieggo perdono.
 PASQUINO
635Pietà Pasquin vi chiede.
 PORPORINA
 Io vi baccio la man.
 PASQUINO
                                      Vi baccio il piede.
 FILIBERTO
 Temerari, bricconi.
 PORPORINA
 Signore, io non volevo.
 È stato lui.
 PASQUINO
                       È stata lei che ha detto:
640«Piglia, piglia, Pasquino».
 PORPORINA
 Non è ver, malandrino.
 Sei stato tu. Colui è un disgraziato, (A Filiberto)
 mezzo vin della botte ha traccannato.
 PASQUINO
 Lei fa l'amor con tutti.
645E giù per il balcon cala i presciutti.
 PORPORINA
 Chi ha venduta la legna?
 PASQUINO
                                                E la farina
 chi l'ha mandata via?
 PORPORINA
 Ti vuo' scoprir.
 PASQUINO
                               Ti voglio far la spia.
 FILIBERTO
 È bella la canzone
650e si suona alle spalle del padrone.
 PORPORINA
 Io sono fidatissima.
 PASQUINO
 Io sono onoratissimo.
 PORPORINA
 Caro il mio padroncin.
 PASQUINO
                                            Padron carissimo.
 FILIBERTO
 Orsù per non far torto all'uno o all'altro,
655giacché ha fatto ciascun le parti sue,
 vi licenzio di casa tutti due.
 PASQUINO
 Senti, per causa tua. (A Porporina)
 PORPORINA
                                         Per te, briccone. (A Pasquino)
 (Senta, signor padrone. (A Filiberto piano)
 Per sgravio di coscienza,
660il povero Pasquin, sappia, è innocente.
 E quel che ho detto non è vero niente).
 FILIBERTO
 Buono!
 PASQUINO
                 (Signor padrone una parola. (A Filiberto piano)
 Per rabbia ho detto mal di Porporina.
 Peraltro ella è innocente, poverina).
 FILIBERTO
665Meglio! Ma io vi credo
 due furbi belli e buoni.
 PASQUINO
 Uh cosa dite!
 PORPORINA
                           Il ciel ve lo perdoni.
 FILIBERTO
 Io non mi fido più.
 PASQUINO
                                      Sarò fedele.
 PORPORINA
 Fedel sarò, sull'onor mio lo giuro.
 PASQUINO
670E sulla mia modestia io v'assicuro.
 FILIBERTO
 (Se mando via costoro,
 a trovarne altri due sarò impicciato).
 Orsù v'ho perdonato.
 Per questa volta ma se un'altra arriva...
 PORPORINA
675Oh caro! (L’accarezzano e accarezzandolo con caricatura l’infastidiscono)
 PASQUINO
                    Oh benedetto!
 A DUE
                                                 E viva, e viva.
 FILIBERTO
 
    Basta, basta, fermi state.
 Maledetti, mi stroppiate.
 Pace, pace, come vuoi, (A Porporina)
 va' a scherzar co' pari tuoi. (A Pasquino)
 
 Aria mutata nell’atto secondo, scena IV
 
680   Basta, basta, fermi state.
 Maledetti, mi stroppiate,
 tocca tocca se tu vuoi,
 va' a scherzar co' pari tuoi. (A Pasquino)
 Porporina, sarai buona,
685sarai fida al tuo padrone?
 Insolente, mascalzone (A Pasquino)
 io ti voglio bastonar.
 
    Le carezze d'una donna
 benché serva non fan male;
690ma tu sei un animale, (A Pasquino)
 non ti voglio sopportar.