Il negligente, libretto, Firenze, Stecchi, 1752 (Lo spensierato)

 SCENA X
 
 LISAURA sola
 
 LISAURA
 Giusti dei, v'è nel mondo
 cotanta iniquità? V'è sulla terra
925chi temerario ardisce
 rapir l'altrui con esecrando eccesso?
 E lo soffrono i numi? E stride invano
 il folgore di Giove?
 Dove si cela, dove
930l'empio che il genitor tradire aspira?
 Seco voglio sfogar lo sdegno e l'ira.
 Ma no, femmina imbelle
 che dir, che far potrei?
 Crudelissimi dei!
935Perché non m'è concesso
 potermi cimentar col viril sesso?
 Farei veder ben io
 che ancor nel petto mio si cela un core,
 di coraggio ripieno e di valore.
 
940   Leon cacciato in selva
 da cento veltri e cento
 non fugge o si rinselva
 ma va senza spavento
 la morte ad incontrar.
 
945   Armi non ha la sorte
 per atterrar quest'alma
 sempre costante e forte
 non ha che paventar.