Il negligente, libretto, Leida, Luzac, 1752

1210pietà, di noi pietà.
 
 AURORA
 Graziosino, son vostra.
 GRAZIOSINO
 Ed io vi accetterò.
 Vi terrò, v’amerò, vi sposerò.
 CINTIA
 E voi Giacinto mio,
1215cosa di me farete?
 GIACINTO
 Quel che di voi farò lo sentirete.
 FERRAMONTE
 Lode al ciel, finalmente s’è veduto
 che Il mondo alla roversa
 durare non potea
1220e che da sé medesime
 in rovina si mandano
 le donne superbette che commandano.
 CORO DI DONNE
 
    Pietà, pietà di noi;
 voi siete tanti eroi,
1225pietà, di noi pietà.
 
 CORO DI UOMINI
 
    Pietà voi troverete,
 allorché abbasserete
 la vostra vanità.
 
 TUTTI
 
    Le donne che commandano
1230è Il mondo alla roverscia
 che mai non durerà.
 
 Fine del dramma
 
 
 
 
 IL MONDO ALLA ROVERSA O SIA LE DONNE CHE COMANDANO
 
    Del signor dottor Carlo Goldoni.
    [Venezia, Agostino Savioli, 1770]
 
 
 INTERLOCUTORI
 
 RINALDO
 TULLIA
 CINTIA
 AURORA
 GIACINTO
 GRAZIOSINO
 FERAMONTE
 
 
 ATTO PRIMO
 
 SCENA PRIMA
 
 Cortile spazioso, ornato di spoglie virili all’intorno, acquistate in varie guise dalle accorte femine. Termina il cortile con archi maestosi, oltre i quali vedesi la gran piazza, da dove entrano nel cortile sovra carro trionfale, tirato da vari uomini:
 
 TULLIA, CINTIA, AURORA, precedute da coro di donne, le quali portano seco loro delle catene e delle vittoriose insegne. Mentre si canta dal coro, gli uomini s’incatenano
 
 TULLIA, CINTIA, AURORA
 
    Presto, presto, alla catena,
 alla usata servitù.
 
 CORO
 
    Non fa scorno e non dà pena
 volontaria schiavitù.
 
 TULLIA
5Ite all’opre servili
 e partite fra voi le cure e i pesi.
 Altri alla rocca intesi,
 altri all’ago, altri all’orto o alla cucina,
 dove il nostro comando or vi destina.
 AURORA