Il negligente, libretto, Trieste, Trattner, 1756

 SCENA PRIMA
 
 AURELIA e CORNELIO
 
 AURELIA
 Anderà ben, benissimo;
 con quattro paroline io l'ho incantato,
 è di me innamorato,
410la dote mi farà.
 CORNELIO
                               Come facesti
 a tirarlo in la rete?
 AURELIA
                                     Io, tu lo sai,
 ho un certo che nel volto,
 ho un certo che nel tratto,
 misto così tra il furbo e il sempliciotto,
415che ognuno che mi parla resta cotto.
 CORNELIO
 Non vorrei che allorquando
 moglie mia tu sarai
 niun altro s'accendesse al tuo bel foco.
 AURELIA
 Se geloso sarai, goderai poco.
 CORNELIO
420Basta, ne parleremo. Ma io penso,
 se il signor Filiberto
 ti ha promesso la dote,
 sarà sì generoso
 sol coll'idea di divenir tuo sposo.
 AURELIA
425Così sarà ma io
 so fare il fatto mio;
 della sua negligenza
 profittarmi saprò;
 forse gli rapirò,
430col pretesto di far la soscrizione
 al contratto nuzial, la donazione.
 CORNELIO
 Oh gran donna! Oh gran donna! Io col suo esempio
 propor vo' a Filiberto
 l'aggiustamento della lite. A lui
435chiederò la sua firma,
 per chiudere il contratto;
 e quand'egli mi creda il colpo è fatto.
 AURELIA
 Con ragion ci ha congiunti
 amor sagace e scaltro,
440nati siam veramente uno per l'altro.
 CORNELIO
 Ah ch'io non vedo l'ora,
 cara, che tu sii mia.
 AURELIA
 Tua sarò ma non voglio gelosia.
 CORNELIO
 Dammi la bella man. Lascia che almeno
445io me la stringa al seno.
 AURELIA
 Sì caro, ecco la man, se tu la vuoi;
 del mio core e di me dispor tu puoi.