Il negligente, libretto, Trieste, Trattner, 1756

 GIACINTO
 
500   Da voi le bastonate,
 da lei gli amplessi avrò.
 
 CINTIA
 
    Indegno, scellerato,
 io mi vendicherò.
 
 GIACINTO
 
    (Gridate, strepitate).
 
 AURORA
 
505(Intanto goderò).
 
 Fine dell’atto primo
 
 
 ATTO SECONDO
 
 SCENA PRIMA
 
 Camera preparata per il femminile consiglio.
 
 TULLIA, CINTIA, AURORA, seguito di donne
 
 CORO
 
    Libertà, libertà;
 cara, cara libertà.
 Bel piacere, bel godere
 che diletto al cor mi dà.
 
510   Libertà, libertà;
 cara, cara libertà. (Tutte siedono)
 
 TULLIA
 La dolce libertà, che noi godiamo,
 conservare si dee ma per serbarla
 da tre cose guardar noi ci dobbiamo:
515da troppa tirannia,
 dalla incostanza e dalla gelosia.
 Il tirannico impero poco dura;
 ciascun fuggir procura
 da un incostante cuore
520e sdegno fa di gelosia il furore.
 Onde, perché si serbi
 la cara libertà, che noi godiamo,
 fide, caute, pietose esser dobbiamo.
 CORO
 
    Libertà, libertà;
525cara, cara libertà.
 Bel piacere, bel godere
 che diletto al cor mi dà.
 
    Libertà, libertà;
 cara, cara libertà.
 
 AURORA
530Incostanza non chiamo
 se acquistar più vassalli io cerco e bramo.
 Nostro poter, nostra beltà risplende
 quando più adoratori
 ci recano in tributo i loro cuori.
535E se libere siamo,
 libere amar possiam chi noi vogliamo.
 CORO
 
    Libertà, libertà;
 cara, cara libertà.
 
 CINTIA
 Ma usurpar non si deve
540i dritti altrui. Ma colle smorfie e i vezzi
 gl’uomini non si fanno cascar morti,
 per far alle compagne insulti e torti.
 Faccia ognuna a suo cenno;
 ognuna si conduca come vuole
545finché la libertà goder si puole.
 CORO
 
    Libertà, libertà;
 cara, cara libertà.
 
 TULLIA
 Il diverso parer, che nelle varie
 nostre menti risulta,
550pensar mi fa che utile più saria
 introdurre fra noi la monarchia.
 D’una sola il governo
 far si potrebbe eterno e in questa guisa,
 se una femmina sola impera e regge,
555tutti avran da osservar la stessa legge.
 CINTIA
 Non mi spiace il pensier ma chi di noi
 esser atta potria
 a sostener la nuova monarchia?
 TULLIA
 Quella ch’ha più giudizio;
560quella ch’ha più consiglio,
 che sa con più prudenza
 il rigor porre in uso e la clemenza.