Il negligente, libretto, Torino, Avondo e Baino, 1757

 SCENA PRIMA
 
 LISAURA e DORINDO
 
 LISAURA
 Sì, mio caro Dorindo, eccovi il foglio.
980Il padre, che di me non ha sospetto,
 ieri l'ha sottoscritto e non l'ha letto.
 DORINDO
 Oh quanto di ciò godo! (Prende il foglio)
 Vedrete oggi, mia cara,
 quant'opportuno a noi sia questo foglio.
985E vedrà ser Imbroglio
 e ser Cornelio e il conte, ch'è un bagiano,
 che la biscia ha beccato il ciarlatano.
 LISAURA
 Ma quando sarà il giorno
 che potrò, senza tema,
990dir: «Dorindo sei mio»?
 DORINDO
 Nulla di più desio.
 Oggi, se mi seconda amica sorte,
 spero di divenire a voi consorte.
 LISAURA
 Lo voglia il ciel.
 DORINDO
                               Vedrete
995qual sia l'affetto mio.
 Oggi si rivedrem, Lisaura, addio.
 
    Se temo, se spero
 ancora non so,
 so ben che il pensiero
1000che il caro mio bene
 mi creda infedele
 mi porta a penar.
 
    Su questo martire
 riposo non ho,
1005mi sento languire,
 mi sento mancar.