Il negligente, libretto, San Pietroburgo, stamperia del corpo dei Cadetti, 1758

 SCENA IV
 
 PASQUINO e PORPORINA
 
 PASQUINO
90Che mi venga la rabbia,
 se mi ricordo più cosa m'ha detto.
 Basta, a palazzo andrò. (Vuol partire)
 PORPORINA
 Ehi, ehi, Pasquino mio.
 PASQUINO
 Porporina che vuoi?
 PORPORINA
                                        Così tu parti,
95senza darmi un addio?
 Più bene non mi vuoi Pasquino mio?
 PASQUINO
 Se ti vo' bene! E come.
 Ma per non mi scordar la mia lezione
 io me n'andavo a dire a ser Imbroglio
100del testamento e la prosti... tuzione.
 PORPORINA
 Via, via, vanne Pasquino;
 la cosa preme assai.
 Vanne e ritornerai poscia da me.
 PASQUINO
 Se premesse al patron, v'andria da sé.
 PORPORINA
105Sai la sua negligenza.
 PASQUINO
 Vado... Ma dove? Oh bella!
 Non mi ricordo più dov'abbia a andare.
 PORPORINA
 A palazzo.
 PASQUINO
                      La borsa l'ho da dare...
 A chi?
 PORPORINA
               A messer Imbroglio.
 PASQUINO
110Messer Imbroglio amato,
 stavolta più di voi sono imbrogliato.
 
    Ho da dir che il testamento...
 Ho da dir... Non ne so più.
 Porporina dillo tu...
115Zitto, zitto, l'ho trovata,
 ho da dir ch'è la ragione
 della sua prostituzione
 che si deve sostener.
 
    Gran memoria tengo io!
120Ho da dir che il padron mio
 l'ha cercato e l'ha trovato...
 Sì va bene, lo dirò.