Il negligente, libretto, Venezia, Savioli, 1771

 SCENA II
 
 LISAURA, poi AURELIA
 
 LISAURA
950Amor non dà mai pace.
 Quand'un'alma dovrebbe esser contenta,
 timore e gelosia l'alma tormenta.
 AURELIA
 Oh signora Lisaura, le son serva.
 Ella è sempre più bella e più vezzosa.
955Quando mai si fa sposa?
 LISAURA
 Ch'io sia sposa o fanciulla,
 quest'è un affar che a voi non preme nulla.
 AURELIA
 Anzi mi preme assai;
 anzi sempre bramai
960che il ciel fecondo e amico
 fosse al suo cor. (Non me n'importa un fico).
 LISAURA
 Ed io bramai di core,
 per non dirvi bugia,
 che voi di questa casa andaste via.
 AURELIA
965Grazie alla sua bontà. V'andrò ma forse
 bramerà il mio ritorno
 e si ricorderà d'Aurelia un giorno.
 LISAURA
 È difficile molto.
 AURELIA
                                  Oh già si sa
 che una dama di rango non si degna
970rammentarsi di me vile ed abietta.
 LISAURA
 Siete, Aurelia mia cara, una fraschetta.
 
    Principiai amar per gioco
 e d'amor il cor m'accesi,
 già m'alletta il dolce foco
975e maggior ognor si fa.
 
    Fra i piaceri e fra i diletti
 oggi nacque il mio tormento;
 ma d'amare io non mi pento
 perché spero alfin pietà.