Nitteti, libretto, Lisbona, Stamperia Reale, 1770

 SCENA V
 
 BEROE sola
 
 BEROE
 Sembran sogni i miei casi; ancor non posso
 a me stessa tornar. Sappia Nitteti
 le mie felicità. Si sveli a lei
205che Sammete in Dalmiro... Eterni dei!
 Or mi sovviene; ella l'adora ed io
 finor nol rammentai! Ma in tal sorpresa
 se di me mi scordai, come di lei
 rammentar mi potea? Stelle! Io mi trovo
210d'una amica rival! Che far? Se parlo,
 s'irriterà. Se taccio,
 tradisco l'amistà. Potrei con arte
 custodire il mistero
 senza tradir... No; chi ricorre all'arti,
215benché ancor non tradisca, è sul cammino.
 L'artificio alla frode è assai vicino.
 
    Non ho il core all'arti avvezzo;
 non v'è ben per me sincero,
 se comprar si deve a prezzo
220d'innocenza e di candor.
 
    Qual acquisto è che ristori
 dall'angustie, da' timori,
 dal disprezzo di sé stesso,
 dall'accuse d'un rossor. (Parte)