Nitteti, libretto, Lisbona, Stamperia Reale, 1770

 SCENA X
 
 NITTETI e BUBASTE
 
 NITTETI
 Se lasciasse Sammete
 un solo in libertà de' miei pensieri,
 Amenofi l'avria. Degno è d'amore
695quel tenero rispetto
 con cui celando in petto
 le sue fiamme segrete...
 BUBASTE
 Amenofi dov'è? (Con gran fretta)
 NITTETI
                                 Cerca Sammete.
 BUBASTE
 Dunque ad Amasi io volo.
 NITTETI
                                                  Odi. Che rechi?
700Donde vieni? Che fu?
 BUBASTE
                                           Temo, o Nitteti,
 qualche fiero disastro.
 NITTETI
                                           Onde la tema?
 BUBASTE
 Volle Beroe da me d'Iside a' sacri
 recinti esser condotta.
 Io l'ubbidii; ma nel tornar dal tempio,
705in Sammete m'avvenni. Ah principessa,
 se veduto l'avessi... Io tremo ancora
 riandandone l'idea.
 Forsennato correa; chiedea seguaci;
 scotea nudo l'acciar; torbido il volto,
710scomposto il manto, il crin, parea dal ciglio
 vibrar folgori ardenti;
 fremea piangendo e confondea gli accenti.
 
    Men bramosa di stragi funeste
 va scorrendo l'armene foreste
715fiera tigre che i figli perdè.
 
    Arde d'ira, di rabbia delira,
 smania, freme, non ode, non mira
 che le furie che porta con sé. (Parte)