Nitteti, libretto, Parigi, Hérissant, 1781

1495già con sì bella speme
 perigli più non teme,
 più disperar non può.
 
 
 IL MONDO DELLA LUNA
 
 
    Dramma giocoso per musica da rappresentarsi l’anno 1752 nel teatro dell’illustrissima città di Vercelli.
    In Vercelli, presso Giambattista Panialis libraro, con permissione.
 
 
 PERSONAGGI
 
 BUONAFEDE padre di Flaminia e Clarice
 (il signor Carlo Paganini)
 FLAMINIA
 (la signora Caterina Tedeschi)
 LISETTA serva di Buonafede
 (la signora Angiola Maria Paganina)
 ERNESTO amante di Flaminia
 (il signor Giuseppe Quaglia)
 ECLITICO finto astrologo
 (il signor Ambroggio Ghezzi)
 CLARICE figlia di Buonafede
 (la signora Ippolita Mondina)
 CECCO servidore di Buonafede
 (il signor Filippo Sedatti)
 
    Inventore e direttore de’ balli il signor Michele Costa.
 
 
 ATTO PRIMO
 
 SCENA PRIMA
 
 Si finge un sito nella casa d’Eclitico con specula, cannochiale e notte con luna.
 
 ECLITICO e scolari d’astrologia, eccetera. Scolari, personagi muti
 
 CORO
 
    Bella dea del terzo cielo
 con gl’influssi tuoi felici,
 or ch’ascoso è il dio di Delo,
 tu consola i buoni amici;
5dona ognor buona fortuna
 agli amanti della luna.
 
 ECLITICO
 Basta, basta, discepoli;
 alla triforme dea le voci giunsero,
 esauditi sarete in breve termine;
10su via tosto sugli omeri
 prendete l’arcimassimo
 mio cannocchial novissimo;
 drizzatel su la specula
 perpendicolarmente inver l’eclitica.
15Vuo’ veder se avvicinasi
 de’ due pianeti il sinodo,
 id est quando la luna al sol congiongesi,
 che al mondo volgare ecclisse appellasi.
 Andate, andate subito,
20pria che Cintia ritorni al suo decubito. (Resta Eclitico solo in scena, tuttavia si torna a udire il coro suddetto, gli scolari prendono il cannocchiale e lo portano dentro alla specula, vedendosi poi quello spuntar fuori della sommità della medesima)
 Oh le belle gran cose
 che ad intender si danno
 a quei che poco sanno di natura;
 oh che gran bel mestier ch’è l’impostura!
25Chi finge di saper accrescer l’oro,
 chi cavar un tesoro,
 chi dispensa segreti,
 chi parla de’ pianeti,
 chi vende mercanzia,
30chi falsa ippocrisia,
 chi finge nome, titolo e figura,
 oh che gran bel mestier ch’è l’impostura!
 Io fo la parte mia
 con finta astrologia
35ingannando egualmente i sciocchi e i dotti;
 e un bravo cacciator trova i merlotti.
 Eccon uno; ecco quel sì buon cervello
 del signor Buonafede,
 a lui, che tutto crede,
40con una macchinetta
 inventata dal mio sottile ingegno
 far un colpo galante ora m’impegno.
 
 SCENA II
 
 BUONAFEDE e detto
 
 BUONAFEDE
 Si puol entrar?
 ECLITICO
                               Sì venga, mi fa grazia.
 BUONAFEDE
 Servo, signor Eclitico;
45in che cosa si sta lei divertendo?
 ECLITICO
 Nella speculazion di varie stelle
 stav’or considerando
 l’analogia che unisce
 alle fisse gl’erranti,
50al capo di Medusa il Can celeste,
 al cuore del Leon la Spiga d’oro
 ed all’Orsa maggior l’occhio del Toro.
 BUONAFEDE
 Oh bellissime cose!
 Anch’io d’astrologia son dilettante
55ma quel che mi fa pena
 è il non saper trovar dottrina alcuna
 che mi sappia spiegar cos’è la luna.
 ECLITICO
 La luna è un corpo diafano
 che da’ raggi del sol è illuminato;
60ma in quel bel corpo luminoso e tondo
 che credete vi sia? V’è un altro mondo.
 BUONAFEDE
 O che cosa mi dite!