L’olimpiade (Jommelli), libretto, Stoccarda, Cotta, 1761

590in sé ritornerà. (Gli pone un vasetto sotto le narici)
 BONAFEDE
                                Flaminia...
 ECCLITICO
                                                      Ei chiama
 la figliuola fra il sonno e la vigilia.
 BONAFEDE
 Ehi Clarice... Lisetta...
 ECCLITICO
 Ora si va svegliando.
 BONAFEDE
                                         Eh! Dove sono? (Si alza bel bello)
 ECCLITICO
 Amico.
 BONAFEDE
                 Olà, chi siete?
 ECCLITICO
595Che? Non mi conoscete?
 Non ravvisate Ecclitico?
 BONAFEDE
                                              Voi quello?
 ECCLITICO
 Sì, quel son io.
 BONAFEDE
                              Ma dove,
 dove, amico siam noi?
 ECCLITICO
 Dove la sorte tutti i beni aduna,
600nel bellissimo mondo della luna.
 BONAFEDE
 Eh? Mi burlate?
 ECCLITICO
                                 E non ve n’accorgete
 dello splendor che fa più bello il giorno?
 Dell’aria salutar che spira intorno?
 BONAFEDE
 È vero. Oh che bel giorno!
605Oh che aria soave!
 ECCLITICO
 Mirate a’ vostri piedi
 dal bel terren fecondo
 nascer le rose e i gigli.
 BONAFEDE
                                           Oh che bel mondo!
 ECCLITICO
 Udite il dolce canto
610degli augelli canori. (Cantano i augeli)
 BONAFEDE
                                        Oh che contento!
 Son fuor di me, non so dove mi sia.
 ECCLITICO
 Udite l’armonia
 ch’esce dagli arboscelli,
 agitati da’ dolci venticelli. (Odesi un concertino)
 BONAFEDE
615Bravi, bravissimi,
 gli alberi in questo mondo
 suonan meglio de’ nostri sonatori.
 ECCLITICO
 Or vedrete ballar ninfe e pastori. (Escono ballerini)
 BONAFEDE
 Oh che ninfe gentili! Oh che fortuna!
620Oh benedetto il mondo della luna!
 Ma sa l’imperatore
 ch’io qui son arrivato?
 ECCLITICO
 È di tutto informato.
 BONAFEDE
 Andiamlo a ritrovar.
 ECCLITICO
                                        Non è permesso
625con quell’abito andar innanzi a lui,
 s’egli non ve ne manda uno de’ sui.
 Ma ecco i cavalieri
 con i paggi e staffieri. Il gran monarca
 vi manda da vestire.
 BONAFEDE
                                        Oh che bel mondo!
 
 SCENA III
 
 Pagi che portano abiti per vestire Bonafede; siegue intanto sinfonia. Partono i cavalieri, paggi e staffieri
 
 BONAFEDE
630Come avrò a contenermi?
 Quante gran riverenze avrò da fare?
 ECCLITICO
 Il nostro buon monarca
 non vuol adulatori. Egli è un signore
 ch’è tagliato alla buona e di buon core.
 BONAFEDE
635Andiam. Non vedo l’ora di vederlo.
 Ma quanto in anticamera
 aspettar ci farà?
 ECCLITICO
                                 Qui in anticamera
 sospirar non si sente o bestemmiare.
 Ognuno puol entrare;
640ognuno puol andar dal suo sovrano;
 e può baciargli il piè non che la mano.
 Ma restate, che io
 anderò ad avvisarlo.
 Egli ha tanta bontà
645che per farvi piacer qui venirà.
 BONAFEDE
 E la mia cameriera e le mie figlie
 non verranno con noi?
 ECCLITICO
 Sì sì; verranno poi,
 anzi le nostre donne
650han ius particolare a questo impero,
 perché va colla luna il lor pensiero.
 
    Voi lo sapete
 come son fatte;
 ora vezzose
655tutte amorose.
 Ora ostinate
 fiere arrabiate.
 Che? Non è vero?
 Sono lunatiche,
660oh signorsì.
 
 SCENA IV
 
 BONAFEDE solo
 
 BONAFEDE
 Parmi che dica il vero; anzi Lisetta
 ora è meco amorosa, or sdegnosetta.
 Ma, s’ella qui verrà,
 forse si cangerà. Ben mi ricordo
665del bellissimo caso
 della donna menata per il naso.
 
 SCENA V
 
 Si leva il prospetto e s’avanza un carro trionfante, CECCO vestito da imperadore, ERNESTO vestito all’eroica con una stella in fronte. BONAFEDE. Siegue sinfonia
 
 BONAFEDE
 Umilmente m’inchino
 a vostra maestà.
 CECCO