L’olimpiade (Jommelli), libretto, Lisbona, Stamperia Reale, 1774

 Congiunti nella cima i canocchiali
 e levato il cristallo, o sia la lente,
 facilissimamente
450sento quel che si dice in l’altro mondo
 e col metodo stesso anch’io rispondo.
 BUONAFEDE
 Oh prodigio! Oh prodigio! Ed in che modo
 sperate andar tant’alto?
 Dalla terra alla luna vi è un gran salto.
 ECCLITICO
455Tutto vuo’ confidarvi.
 Dal canocchiale istesso
 il grande imperatore
 mi ha fatto schizzettar certo licore
 che quando il beverò
460leggiermente alla luna io volerò.
 BUONAFEDE
 Amico, ah se voleste,
 aiutar mi potreste.
 ECCLITICO
                                     E come mai?
 BUONAFEDE
 Schizzettatemi un po’ di quel licore
 che v’ha mandato il vostro imperatore.
 ECCLITICO
465(Eccolo nella rete).
 BUONAFEDE
                                     E poi anch’io
 verrò lassù con voi.
 ECCLITICO
                                      Ma non vorrei
 che se n’avesse a mal sua maestà.
 BUONAFEDE
 È un signor di buon cor, non parlerà.
 ECCLITICO
 Orsù mi siete amico,
470vi voglio soddisfar. Quest’è il licore,
 giacché non v’è nessuno,
 vuo’ che se lo beviam metà per uno.
 BUONAFEDE
 E poi come faremo?
 ECCLITICO
 E poi si sentiremo
475sottilizzar le membra in forma tale
 che andremo in su, come se avessim l’ale.
 BUONAFEDE
 Beverei ma non so...
 Sono fra il sì e il no.
 ECCLITICO
 Compiacervi credevo;