L’olimpiade (Jommelli), libretto, Lisbona, Stamperia Reale, 1774

605Non ravvisate Ecclitico?
 BUONAFEDE
                                              Voi quello?
 ECCLITICO
 Sì, quel son io.
 BUONAFEDE
                              Ma dove,
 dove amico siam noi?
 ECCLITICO
 Dove la sorte tutti i beni aduna,
 nel bellissimo mondo della luna.
 BUONAFEDE
610Eh! Mi burlate?
 ECCLITICO
                                E non ve n’accorgete
 dello splendor che fa più bello il giorno?
 Dell’aria salutar che spira intorno?
 BUONAFEDE
 È vero. Oh che bel giorno!
 O che aria soave!
 ECCLITICO
615Mirate a’ vostri piedi
 dal bel terren fecondo
 nascer le rose e i gigli. (Si vedono a spuntar i fiori)
 BUONAFEDE
                                            Oh che bel mondo!
 ECCLITICO
 Udite il dolce canto
 degli augelli canori. (S’odono a cantar i rusignoli)
 BUONAFEDE
                                        Oh che contento!
620Son fuor di me, non so dove mi sia.
 ECCLITICO
 Udite l’armonia
 ch’esce dagli arbuscelli
 agitati dai dolci venticelli. (Odesi un concertino principiato dai violini ed oboè in orchestra, colle risposte de’ corni da caccia e fagotti dentro la scena)
 BUONAFEDE
 Bravi, bravissimi.
625Gli alberi in questo mondo
 suonan meglio dei nostri sonatori.
 ECCLITICO
 Or vedrete ballar ninfe e pastori. (Escono ballerini, quali intrecciano una bella danza)
 BUONAFEDE
 Oh che ninfe gentili! Oh che fortuna!
 Oh benedetto il mondo della luna!
630Ma sa l’imperatore
 ch’io qui son arrivato?
 ECCLITICO
 È di tutto informato.
 BUONAFEDE
 Andiamlo a ritrovar.
 ECCLITICO
                                        Non è permesso
 con quell’abito andar innanzi a lui,
635s’egli non ve ne manda uno de’ sui.
 Ma ecco i cavalieri