L’olimpiade (Jommelli), libretto, Lisbona, Stamperia Reale, 1774

1265E non vedi che questa è una illusione?
 LISETTA
 Olà, come parlate? (Si alza)
 FLAMINIA
 Si fan delle risate
 a causa della tua sciocca credenza.
 LISETTA
 Cos’è questa insolenza?
1270Lo so che per invidia voi parlate.
 Io sono imperatrice e voi creppate.
 FLAMINIA
 Tu sei pazza...
 LISETTA
                             Tacete.
 FLAMINIA
 Lo vedrai...
 LISETTA
                        Non v’ascolto.
 FLAMINIA
 Cecco è l’imperator.
 LISETTA
                                       No, non è vero.
 FLAMINIA
1275Il lunatico impero
 terminerà in fischiate.
 LISETTA
 Io sono imperatrice e voi creppate.
 FLAMINIA
 
    Ah purtroppo il nostro core,
 che mal regge i propri affetti,
1280ingannar da falsi oggetti
 sempre mai si lascierà.
 
    Or la gioia, or il dolore
 forsennato in sé comprende
 ma né l’un né l’altra intende
1285e scoprire il ver non sa.
 
 SCENA VI
 
 LISETTA sola
 
 LISETTA
 Oh guardate, garbata signorina!
 Con me, che son regina e monarchessa,
 voler venir a far la dottoressa?
 Ma purtroppo è così. Quando si dona
1290a certa gente bassa
 un po’ di confidenza,
 convien sempre temer qualche insolenza.
 E poi e poi l’invidia
 è il vizio che a costoro il cor martella.
1295Or di questa, or di quella
 si mormora da loro a più non posso
 e si taglian agli altri i panni adosso.
 
    Quando si trovano