L’olimpiade (Pergolesi), libretto, Roma, 1735

1385che son furbe più di voi.
 
 ERNESTO
 
    Signor suocero garbato
 non son stella, qual credete,
 benché in stella trasformato
 so che voi mi conoscete.
 
 BUONAFEDE
 
1390   Ah bricconi, v’ho capito,
 son da tutti assassinato
 ma tu sei che m’hai tradito (Ad Eclitico)
 canocchiale disgraziato.
 
 LISETTA
 
    È finito tutto il chiasso
1395per me povera meschina.
 Lascio il trono e vengo a basso,
 che m’attende la cucina.
 
 TUTTI
 
    Questo è quello che succede
 a chi vuol cambiar fortuna;
1400tutto spera e tutto crede
 nelle stelle e nella luna;
 ma alla fin si pentirà
 che lunatico sarà.
 
 Fine del dramma
 
 
 
 IL MONDO DELLA LUNA
 
 
    [Torino, Agostino Olzati, 1757]
 
 INTERLOCUTORI
 
 ECCLITICO finto astrologo
 BUONAFEDE
 FLAMINIA figlia di Buonafede
 LISETTA cameriera
 CLARICE altra figlia di Buonafede
 CECCO servitore di
 ERNESTO
 
 Quattro scolari di Ecclitico, quattro paggi lunari cantano nei cori
 
 
 ATTO PRIMO
 
 SCENA PRIMA
 
 Notte con luna e cielo stellato. Terrazzo sopra la casa di Ecclitico con torre nel mezzo, o sia specula, ed un gran cannocchiale su due cavalletti. Quattro fanali che illuminano il terrazzo.
 
 ECCLITICO e quattro scolari
 
 TUTTI
 
    O luna lucente,
 di Febo sorella,
 che candida e bella
 risplendi lassù,
 
5   deh fa’ che i nostri occhi
 s’accostino a’ tuoi
 e scopriti a noi
 che cosa sei tu.
 
 ECCLITICO
 Basta, basta, discepoli,
10alla triforme dea le voci giunsero;
 esauditi sarete in breve termine.
 Su via, tosto sugli omeri
 prendete l’arcimassimo
 mio cannocchial novissimo,
15drizzatel su la specula
 perpendicolarmente inver l’ecclitica.
 Vo’ veder se avvicinasi
 de’ due pianeti il sinodo,
 id est quando la luna al sol congiungesi,
20che dal mondo volgare ecclissi appellasi.
 Andate, andate subito
 pria che Cintia ritorni al suo decubito.
 LI SCOLARI
 
    Prendiamo fratelli
 il gran teloscopio
25o sia microscopio
 o sia cannocchial.
 
    Vedrem della luna
 se il tondo sereno