L’olimpiade (Pergolesi), libretto, Roma, 1735

 ATTO TERZO, SCENA VI
 
 Doppo il verso di Licida «D’abbracciarlo una volta e lieto io moro»
 
 LICIDA
 
    Nella fatal mia sorte
 non chiedo il tuo perdono,
 ma questo solo in dono
1500chiedo alla tua pietà.
 
    Così per me la morte
 che da soffrir mi resta
 funesta non sarà. (Parte)