L’olimpiade (Pergolesi), libretto, Venezia, Rossetti, 1738

985   Come fo alla mia cagnina,
 le carezze io ti farò.
 
 LISETTA
 
    Ed io qual da una gattina
 le carezze accetterò.
 
 BUONAFEDE
 
    Vieni, o cara barboncina.
 
 LISETTA
 
990Vieni o bella picinina.
 
 BUONAFEDE
 
 Vien da me, non abbaiar.
 
 LISETTA
 
 Frusta via, mi vuoi graffiar.
 
 SCENA X
 
 CECCO nell’abito di finto imperatore con seguito, poi BUONAFEDE e LISETTA
 
 CECCO
 Olà, presto fermate
 Buonafede e Lisetta.
995Dite che il loro imperator gli aspetta. (Partono due servi)
 Vuo’ proccurar, fin che la sorte è amica,
 il premio conseguir di mia fatica.
 BUONAFEDE
 Eccomi a’ cenni vostri.
 LISETTA
                                            Oh cosa vedo!
 Cecco è l’imperador!
 CECCO
                                         Lisetta, addio.
 LISETTA
1000Ti saluto; buondì, Cecchino mio.
 BUONAFEDE
 Sei pazza? Cosa dici
 al nostro imperatore?
 LISETTA
 Pazzo sarete voi.
 Ci conosciamo bene fra di noi.
 CECCO
1005Bella, Cecco non son ma vostro sono;
 olà s’innalzi il trono.
 Lisetta vezzosetta e graziosina,
 vi voglio far lunatica regina. (Dalla parte lateral esce un trono per due persone)
 BUONAFEDE
 (Io non vorrei che il nostro imperatore
1010mi facesse l’onore
 di rapirmi Lisetta).
 CECCO
                                       E ben, che dite?
 Ecco il trono per voi, se l’aggradite.
 LISETTA
 Il trono! Oimè! Non so.