L’olimpiade (Pergolesi), libretto, Venezia, Rossetti, 1738

 per le bellezze mie, ditelo in modo
 di non farmi arrossir. Se la fortuna
 aiutar vi vorrà con delle mancie,
 un occhio serrerò
1230né la vostra fortuna impedirò.
 Ma che vedo? Son qui le mie padrone?
 Che padrone! Son io la maestà;
 mi metterò in contegno e gravità.
 
 SCENA II
 
 FLAMINIA, CLARICE e detta
 
 FLAMINIA
 (Divertiamoci un poco). (A Clarice)
 CLARICE
                                                (È tanto sciocca
1235che il sognato piacer si gode in pace).
 FLAMINIA
 (Facilmente si crede a quel che piace).
 LISETTA
 (Che dicono? Che fanno?
 All’uso femminil mormoreranno).
 FLAMINIA
 Signora, mi consolo
1240della vostra fortuna.
 LISETTA