Il prigionier superbo, libretto, Napoli, 1733

 SCENA IV
 
 VIRIDATE, METALCE
 
 VIRIDATE
 Metalce!
 METALCE
                   Viridate! è quello il core
 ch'io ti svelgo dal petto?
 VIRIDATE
465Quella che a mio dispetto
 con lo scettro alla destra, ottener chiede
 il goto vincitor.
 METALCE
                               La mia possanza
 saprà fiaccare il suo feroce orgoglio.
 VIRIDATE
 No, finché viva Viridate, e sposa
470tu la vedrai della mia Dania al soglio.
 
    Del mio valore al lampo
 non troverà mai scampo
 chi mio rival si fa.
 
    E sosterrò da forte
475a fronte della morte
 l'amata mia beltà.