Il prigionier superbo, partitura ms. I-Nc Rari 7.6.7-8; olim 30.4.14-15

 LISETTA
 
    Se lo comanda, sì venirò.
 Signor padrone cosa sarà?
 Imperatrice dunque sarò?
 Oh fosse almeno la verità.
 
935   Sento nel core certo vapore
 che m’empie tutta di nobiltà. (Cecco dà braccio a Lisetta e la conduce al trono)
 
 BUONAFEDE
 Eccelso imperatore, la fortunata
 solo Lisetta è stata.
 Le povere mie figlie
940ancor non hanno avuta la fortuna
 di venire nel mondo della luna.
 CECCO
 Un araldo lunare ha già recato
 che in viaggio sono e che saran fra poco
 ancor esse discese in questo loco.
 BUONAFEDE
945Perché dite discese e non ascese?
 Per venire dal nostro a questo mondo,
 signor, si sale in su.
 Or perché dite voi scendono in giù?
 CECCO
 Voi poco ne sapete. Il nostro mondo
950come un ballon rotondo
 dal cielo è circondato;
 e da qualunque lato
 che l’uom verso la luna il camin prenda
 convien dir che discende e non ascenda.
 BUONAFEDE
955Son ignorante, è ver, ma mi consolo,
 che se tale son io non sarò solo.
 CECCO
 Allegri, o Buonafede,
 che la coppia gentil scender si vede.
 
 SCENA XI
 
 A suono di sinfonia cala una nuvola che aprendosi escono FLAMINIA e CLARICE, BUONAFEDE le incontra, CECCO e LISETTA restono in trono e sopragiunge ERNESTO ed ECCLITICO
 
 BUONAFEDE
 Figlie, mie care figlie
960siate le benvenute. Ah, che ne dite?
 Bella fortuna aver un genitore
 dello spirito mio
 ch’abbia fatto per voi quel ch’ho fatto io!
 Lunatiche ora siete,
965un mondo goderete
 pieno di cose belle,
 splenderete quaggiù come due stelle.
 FLAMINIA
 Molto vi devo o padre,
 un uom saggio voi siete,
970di politica assai voi ne sapete.
 CLARICE
 Si vede certamente
 che avete una gran mente,
 siete un uom virtuoso senza pari,
 cedono gli uomini a voi famosi e chiari.
 BUONAFEDE
975Inchinatevi tosto
 al nostro imperatore;