Il prigionier superbo, partitura ms. I-Nc Rari 7.6.7-8; olim 30.4.14-15

 FLAMINIA
 È bello, è bello assai.
 LISETTA
                                        Sediamo un poco.
 CLARICE
 Lei ci fa tropp’onore.
 LISETTA
 Sì sì, vi voglio far questo favore.
 FLAMINIA
 (È ridicola invero).
 CLARICE
                                      (Io me la godo).
1135Mi favorisca, lei
 è proveduta ancor di cicisbei?
 LISETTA
 Oh che diamine dite?
 Oggi ho preso marito.
 CLARICE
                                           In questo mondo,
 per quel che m’hanno detto,
1140insegna della luna il galateo
 essere posto in uso il cicisbeo.
 FLAMINIA
 Quest’è commune usanza;
 e saria non averlo una increanza.
 LISETTA
 Ma io che son novella
1145trovarmi non saprei
 di questi cicisbei.
 CLARICE
                                   Fate così.
 Ditelo al vostro sposo.
 Un marito amoroso
 alla moglie prudente
1150trova egli stesso il cavalier servente.
 
    Un parigin che serva
 per mera civiltà
 col suo servir conserva
 le leggi d’onestà.
1155Guardatevi da quelli
 che voglion comandar.
 Già so che m’intendete
 né voglio mormorar.
 
    Vi basti un solo laccio
1160ch’è quel del vostro sposo.
 Fuggite il duro impaccio
 d’un cicisbeo geloso.
 Se docile è il servente,
 si puole soportar
1165ma quando è impertinente,
 si manda a far squartar.
 
 SCENA III
 
 FLAMINIA e LISETTA
 
 FLAMINIA
 Possibile, o Lisetta,
 che ti lasci acciecar dall’ambizione?
 E non vedi che questa è una illusione?
 LISETTA
1170Olà, come parlate? (Si alza)