Li prodigi della divina grazia, partitura ms. GB-Lbl (La converzione di San Guglielmo)

    Io malizia in sen non ho,
 sono stata ognor così;
 poche volte dico no;
440quando posso, dico sì
 ma lo dico, già si sa,
 salva sempre l’onestà. (Parte)
 
 SCENA X
 
 BUONAFEDE, poi ECCLITICO
 
 BUONAFEDE
 È poi la mia Lisetta
 una buona ragazza.
445Non è di quelle serve impertinenti
 che quando hanno la grazia del padrone
 vogliono in casa far le braghessone.
 ECCLITICO
 Ehi, signor Buonafede, (Di dentro)
 si puol entrar?
 BUONAFEDE
                              Oh caperi, chi è qui?
450Venite, signorsì;
 cos’è sta novità?
 Qualche cosa di grande vi sarà.
 ECCLITICO
 Compatite s’io vengo
 in quest’ora importuna a disturbarvi.
455Un segno d’amicizia io vengo a darvi.
 BUONAFEDE
 Oh che buona ventura a me vi guida?
 ECCLITICO
 V’è nessun che ci ascolti?
 BUONAFEDE
 No, siam soli, sedete.
 Parlate pur con libertà.
 ECCLITICO
                                             Voi siete
460l’unico galantuomo ch’io stimo ed amo,
 onde vi vengo a usar per puro affetto
 un atto d’amicizia e di rispetto.
 BUONAFEDE
 Obbligato vi son; ma che intendete
 voler dire con ciò?
 ECCLITICO
                                    Vengo da voi
465per sempre a licenziarmi.
 BUONAFEDE
                                                  Oh dei! Per sempre?
 Ditemi, cosa fu?
 ECCLITICO
 Amico, addio. Non ci vedrem mai più.
 BUONAFEDE
 Voi mi fate morir. Ma perché mai?
 ECCLITICO
 Tutto confido a voi. Sappiate, amico,
470che il grand’imperatore
 del bel mondo lunar con lui mi vuole.
 Io fra pochi momenti
 sarò insensibilmente
 trasportato lassù per mio destino
475e sarò della luna cittadino.
 BUONAFEDE
 Come! È vero? Oh gran caso! Oh me infelice,
 se resto senza voi! Ma in qual maniera
 la voce di lassù poté arrivare?
 ECCLITICO
 Là nel mondo lunare
480un astrologo vi è come son io
 che ha fatto un cannocchial simile al mio.
 Congiunti nella cima i cannocchiali
 e levato il cristallo, o sia la lente,