Li prodigi della divina grazia, partitura ms. GB-Lbl (La converzione di San Guglielmo)

570   Muore, muore, presto, presto.
 Qualche spirto troverò.
 Presto, presto tornerò. (Partono)
 
 ECCLITICO
 
    Il bon sonnifero
 gli offusca il cerebro.
575Portar dagli uomini
 via lo farò.
 
    Fabrizio, Prospero, (Vengono due servi)
 su via prendetelo
 e là portatelo
580nel mio giardin. (Portano via Buonafede)
 
    Le donne tornano
 e si disperano,
 perché già credono
 morto il meschin. (Tornano Clarice e Lisetta)
 
 CLARICE
 
585   Povero padre, ahi che morì!
 
 LISETTA
 
 Ahi, che di vivere tosto finì!
 
 ECCLITICO
 
 No, non piangete, non è così!
 
 CLARICE, LISETTA A DUE
 
 Ahi, che di vivere tosto finì!
 Ahi, che tormento, ahi che morì!
 
 ECCLITICO
 
590Fe’ testamento, eccolo qui.
 
 CLARICE, LISETTA A DUE
 
 Ahi, che tormento, ahi che morì!
 
 ECCLITICO
 
    «Lascio a Clarice seimila scudi,
 se di sposarsi risolverà».
 
 CLARICE
 
 Era mortale, questo si sa.
 
 ECCLITICO
 
595   «Lascio a Lisetta cento ducati,
 quando il marito ritroverà».
 
 LISETTA
 
 Era assai vecchio, questo si sa.
 
 ECCLITICO
 
    Povero vecchio, più nol vedrete!
 
 CLARICE, LISETTA A DUE