Li prodigi della divina grazia, partitura ms. GB-Lbl (La converzione di San Guglielmo)

                  Già v’ho capito,
 le vorreste con voi.
 Andrà, per consolarle,
 una stella cometa ad invitarle.
 BUONAFEDE
775Ma le stelle comete
 portan cattivo augurio.
 CECCO
                                            Oh gente pazza
 del mondo sublunar! Poiché le stelle
 conoscer pretendete
 e voi stessi laggiù non conoscete.
 BUONAFEDE
780Ha ragion, ha ragion; non so che dire.
 CECCO
 Io le farò venire
 ma però con patto,
 che vo’, senza recarvi pregiudizio,
 la vostra cameriera al mio servizio.
 BUONAFEDE
785Ma, signor...
 CECCO
                          Già lo so
 che siete innamorato
 in quei belli occhi suoi
 ma questa volta la vogliam per noi.
 BUONAFEDE
 Dunque lei l’ha veduta?
 CECCO
                                              Signorsì.
790Una macchina abbiamo
 da cui spesso vediamo
 quel che si fa laggiù nel vostro mondo.
 E il piacer più giocondo
 che aver possano i nostri occhi lunari
795è il mirar le pazzie de’ vostri pari.
 
    Un avaro suda e pena
 e poi crepa e se ne va.
 Un superbo, senza cena,
 vuol rispetto e pan non ha.
800Un geloso è tormentato,
 un corrente è criticato.
 Quasi tutti al vostro mondo
 siete pazzi in verità.
 
    Chi sospira per amore;
805chi delira per furore,
 chi sta bene e vuol star male,
 chi ha gran fumo e poco sale;
 al rovescio tutto va.
 Siete pazzi in verità. (Sale nel suo carro e parte col seguito)
 
 SCENA VI
 
 BUONAFEDE ed ERNESTO
 
 ERNESTO
810Voi avete due figlie?
 BUONAFEDE
                                        Signorsì.
 ERNESTO
 Fanciulle o maritate?
 BUONAFEDE
                                          Sono ragazze
 e non ho ancora lor dato marito,
 perché non ho trovato un buon partito.
 ERNESTO
 Avete fatto ben. Nel vostro mondo
815due cattivi mezzani
 soglion far qualche volta i matrimoni;
 uno è il capriccio e l’altro è l’interesse.
 Dal primo ne provien la sazietà,