Li prodigi della divina grazia, partitura ms. I-CMbc (La conversione di San Guglielmo duca d’Aquitania)

 malizioso voi siete.
 BUONAFEDE
 Ah malizia non ho.
 LISETTA
 Ma cos’è quel sospiro?
 BUONAFEDE
                                            Io non lo so.
 
    Non aver di me sospetto,
980malizioso io non ho il core.
 
 LISETTA
 
 Vi conosco, bel furbetto,
 malizioso è il vostro amore.
 
 BUONAFEDE
 
 Non è ver.
 
 LISETTA
 
                      Non me ne fido.
 
 BUONAFEDE
 
 Son pupillo.
 
 LISETTA
 
                         Io me ne rido.
 
 BUONAFEDE
 
985Via carina, una manina.
 
 LISETTA
 
 No, non voglio.
 
 BUONAFEDE
 
                              Oh crudeltà!
 
    Come fo alla mia cagnina
 le carezze io ti farò.
 
 LISETTA
 
    Ed io qual da una gattina
990le carezze accetterò.
 
 BUONAFEDE
 
    Vieni, o cara barboncina.
 
 LISETTA
 
 Vieni, o bella piccinina.
 
 BUONAFEDE
 
 Vien da me, non abbaiar.
 
 LISETTA
 
 Frusta via, mi vuoi graffiar.
 
 SCENA X
 
 CECCO nell’abito di finto imperatore con seguito, poi BUONAFEDE e LISETTA
 
 CECCO
995Olà, presto fermate
 Buonafede e Lisetta.
 Dite che il loro imperator gli aspetta. (Partono due servi)
 Vo’ proccurar, finché la sorte è amica,
 il premio conseguir di mia fatica.