Li prodigi della divina grazia, partitura ms. I-CMbc (La conversione di San Guglielmo duca d’Aquitania)

 ANGELO
 Alza la fronte scolorita e mesta,
 Guglielmo, al ciel, che a te conforto appresta.
 Fu il rimprovero acerbo,
 del cielo no, del tentator superbo.
450«Non voglio (dice Iddio)
 del peccator la morte: io vo' che pianga,
 che si converta, e viva».
 Agnella fugitiva
 tu già fosti, o Guglielmo. Il bon pastore,
455pien di tenero amore
 ti richiamò, t'accolse,
 ti ridusse all'ovile, e lieto poi
 tutti invitò a gioir gl'angeli suoi.
 Ei dal gran Padre offeso,
460pria di morir dolente su la croce,
 col pianto, e con la voce
 ei t'impetrò il perdono,
 soddisfece per te colle sue pene.
 Quell'infinito bene
465ama, confida in Lui:
 che se fedele in ben'oprar sarai,
 pe' i merti sui la gran mercede avrai.
 
    Disciolta l'anima dalla sua spoglia,
 verrai a prendere su l'alta soglia
470il frutto e il premio del tuo sudor.
 
    Or ti dispenza dolce contento
 la penitenza: ch'ogni tormento
 sa lieto rendere il santo amor.
 
 SAN GUGLIELMO
 Quanto è pietoso, oh quanto
475il mio Signor. Le sue misericordie
 canterò finch'io viva. In duolo, in pianto
 la memoria de' falli
 il cor mi scioglierà. Fia letto il suolo
 ai brevi sonni miei: cibo alla fame
480sarà l'erba silvestre, alla mia sete
 torbid'aqua ristoro: e da pesanti
 catene il fianco cinto,
 se fui d'iniquità scuola ad ogn'empio,
 sarò di penitenza un vivo esempio.
 DEMONIO
485Dunque confuso e vinto
 partir degg'io con mio rossore eterno?
 ANGELO
 Va'. Le perdite tue narra all'averno.
 DEMONIO
 Ingiustissimo ciel!
 ANGELO
                                     Rimanti in pace,
 Guglielmo a me diletto.
490Del santo amor la face
 ti sia luce alla mente, ardor al petto.
 
 Duo
 
    Volo al cielo, anima bella.
 Ogni colpa alfin cancella
 penitenza ed umiltà.
 
 DEMONIO
 
495   Torno all'ombre, e mi dispero.
 E a serbar l'orgoglio altero
 nuova furia m'armerà.
 
 Fine dell’oratorio