Il re pastore, libretto, Vienna, Albrizzi, 1751

 che a lui mi porti ed averà fra poco
 dolce ristoro il nostro ardente foco.
 FLAMINIA
 Vanne bell’idol mio, ai nostri voti
1025propizio arrida il ciel. A sì bell’opra
 assista amor. Benché tu parti, o caro,
 teco viene il mio cor; e ’l pensier mio
 sempre teco sarà.
 ERNESTO
                                   Mia vita addio.
 
    Parto, bell’idol mio,
1030ricordati di me.
 
 FLAMINIA
 
 Vanne ma pensa, oh dio!
 ch’io morirò per te.
 
 ERNESTO
 
    Ah! Ti consola, oh cara!
 
 FLAMINIA
 
 Ah! Mi si spezza il cor.
 
 A DUE
 
1035Che dura pena amara!
 Che barbaro dolor!
 
    Chi vide mai di questo
 affanno più funesto,
 più sventurato amor.
 
 SCENA II
 
 LISETTA con paggi
 
 LISETTA
1040Olà paggi, staffieri,
 camerieri, braccieri,
 datemi da sedere. Arricordatevi
 ch’io son la monarchessa.
 Vogl’esser obbedita e rispettata
1045e se farete ben, vi sarò grata.
 Ma che vedo? Son qui le mie padrone?
 Che padrone? Son io la maestà;
 mi metterò in contegno e gravità.
 
 SCENA III
 
 FLAMINIA, CLARICE e detta
 
 FLAMINIA
 (Divertiamoci un poco).
 CLARICE
                                               (È tanto sciocca
1050che il sognato piacer si gode in pace).
 FLAMINIA
 (Facilmente si crede a quel che piace).
 LISETTA
 (Che dicono? Che fanno?
 All’uso feminil mormoreranno).
 FLAMINIA
 Signora, mi consolo
1055della vostra fortuna.
 LISETTA
                                       Vi ringrazio.
 CLARICE
 Me ne consolo anch’io.
 Viva vostra maestà.
 LISETTA
                                       Ragazze, addio.
 FLAMINIA
 Si ricorda, signora,
 quand’era nostra serva?
 LISETTA
1060Olà, come parlate? (Si alza)
 FLAMINIA
 Si fan delle risate
 a causa della tua sciocca credenza.
 LISETTA
 Cos’è questa insolenza?
 Lo so che per invidia voi parlate.
1065Io sono imperatrice e voi creppate.
 FLAMINIA
 Tu sei pazza...
 LISETTA
                             Tacete.
 CLARICE
 Lo vedrai...
 LISETTA