Il re pastore, libretto, Vienna, Albrizzi, 1751

 Ho veduto il contrario
 di quello che fra noi si suol usare
 da un uomo e da una donna praticare.
 
    Ho veduta dall’amante
185per il naso esser menata
 certa donna innamorata
 che chiedeva invan pietà.
 
    Oh che usanza prelibata!
 Oh si usasse ancora qua!
 
 ECCLITICO
190E qui ancora si useria,
 se gli uomini non patisser la pazzia.
 BUONAFEDE
 Caro signor Ecclitico,
 ho veduto gran cose
 e per farvi veder che son contento,
195questa borsa tenete.
 ECCLITICO
                                        Oh meraviglio!
 BUONAFEDE
 Eh prendetela, via, che io così vo’.
 ECCLITICO
 Se volete così, la prenderò.
 BUONAFEDE
 Diman ritornerò.
 ECCLITICO
                                   Siete padrone.
 BUONAFEDE
 Certo, quel canocchiale è assai ben fatto.
200Tutto, tutto si vede. Ho un gusto matto.
 
    La ragazza col vecchione,
 uh carina, bel piacere!
 Il marito col bastone,
 bravo, bravo, oh bel vedere!
205Una donna per il naso,
 che bel colpo! Che bel caso!
 Oh che mondo benedetto!
 Oh che gran felicità!
 
    Che piacere, che diletto,
210o che gusto che mi dà.
 
 SCENA IV
 
 ECCLITICO, poi ERNESTO e CECCO
 
 ECCLITICO
 Io la caccia non fo alle sue monete;
 ma vorrei se potessi
 la sua figlia Clarice,
 custodita con tanta gelosia,
215torla dalle sue mani e farla mia.
 ERNESTO
 Amico, vi son schiavo.
 ECCLITICO
 Servo, signor Ernesto.
 CECCO
                                           Riverisco
 il signor segretario della luna.
 ECCLITICO
 Sei pazzo e tal morrai.
 ERNESTO
                                           Veduto uscire
220ho dalla vostra casa
 il signor Buonafede. È vostro amico?
 ECCLITICO
 Amico ed amicone
 della mia strepitosa professione.
 ERNESTO
 Egli ha una bella figlia.
 ECCLITICO
                                             Anzi n’ha due.
 CECCO
225Anzi rassembra a me
 che colla cameriera n’abbia tre.
 ERNESTO
 Son di Flaminia amante.
 ECCLITICO
 Ed io Clarice adoro.
 CECCO
 Per Lisetta ancor io spasimo e moro.
 ERNESTO
230L’ho chiesta a Bonafede
 ed ei me l’ha negata.
 ECCLITICO
 Spera di maritar le proprie figlie
 con prencipi d’altezza.
 CECCO
                                           E così spera
 a un conte maritar la cameriera.
 ECCLITICO
235Corrisponde Flaminia all’amor vostro?
 ERNESTO
 Mi ama con tutto il cor.
 CECCO
                                             La mia Lisetta
 per le bellezze mie par impazzita.
 ECCLITICO
 E Clarice è di me pur invaghita.
 Ditemi, vogliam noi
240rapirle a questo pazzo?
 ERNESTO
                                             Il ciel volesse!