Il re pastore, libretto, Lisbona, Stamperia Reale, 1770

 SCENA VI
 
 AGENORE solo
 
 AGENORE
 Oh inaspettato, oh fiero colpo! Ah troppo,
 troppo, o numi inclementi,
 trascendeste i miei voti! Io non chiedea
 tanto da voi. Misero me! Ti perdo
475bella Tamiri e son cagione io stesso
 della perdita mia. Folle ch'io fui!
 Ben preveder dovea... Come! Ti penti
 Agenore infelice
 d'un atto illustre? E tu sei quel che tanta
480virtude ostenta? E quel tu sei che ardisce
 di correggere i re? Torna in te stesso;
 e grato ai numi... Ah rimirar potrai
 la tua bella speranza ad altri in braccio
 senza morir? No; ma la scusa è indegna,
485o Agenore, di te. S' ami la vita
 men dell'onor, se più Tamiri adori
 che il tuo piacer, guidala in trono; e mori.