Il re pastore, libretto, Lisbona, Stamperia Reale, 1770

 SCENA VI
 
 ELISA e detti
 
 ELISA
715Ah giustizia, signor, pietà, mercede.
 ALESSANDRO
 Chi sei? Che brami?
 ELISA
                                         Io sono Elisa. Imploro
 d'Alessandro il soccorso
 a pro d'un core ingiustamente oppresso.
 ALESSANDRO
 Contro chi mai?
 ELISA
                                 Contro Alessandro istesso.
 ALESSANDRO
720Che ti fece Alessandro?
 ELISA
                                             Egli m'invola
 ogni mia pace, ogni mio ben; d'affanno
 ei vuol vedermi estinta.
 D'Aminta io vivo; ei mi rapisce Aminta.
 ALESSANDRO
 Aminta! E qual ragione
725hai tu sopra di lui?
 ELISA
                                      Qual? Da bambina
 ebbi il suo core in dono; e fino ad ora
 sempre quel core ho posseduto in pace.
 È un ingiusto, è un rapace
 chi ne dispon s'io non lo cedo; ed io
730la vita cederò, non l'idol mio.
 ALESSANDRO
 Colui, che il cor ti diè, ninfa gentile,
 era Aminta il pastore; a te giammai
 Abdolonimo il re non diede il core.