Il re pastore, libretto, Parigi, Hérissant, 1780

 tacerà, soffrirà, non dirà niente.
 FLAMINIA
 Il lunar cicisbeo
 pria che siate levata
 verrà a bever da voi la cioccolata.
 LISETTA
1270E il marito?
 CLARICE
                         E il marito
 col medesimo gioco
 andrà a beverla anch’egli in altro loco.
 LISETTA
 Ma io che son novella
 trovarmi non saprei
1275di questi cicisbei.
 CLARICE
                                   Fate così,
 ditelo al vostro sposo,
 un marito amoroso
 alla moglie prudente
 trova egli stesso il cavalier servente.
 
1280   Un parigin che serva
 per mera civiltà
 col suo servir conserva
 le leggi d’onestà.
 Guardatevi da quelli
1285che voglion comandar.
 Già so che m’intendete
 né voglio mormorar.
 
    Vi basti un solo laccio
 che è quel del vostro sposo.
1290Fuggite il duro impaccio
 d’un cicisbeo geloso.
 Se docile è il servente,
 si puole sopportar.
 Ma quando è impertinente,
1295si manda a far squartar.
 
 SCENA III
 
 FLAMINIA e LISETTA
 
 FLAMINIA
 Possibile, o Lisetta,
 che ti lasci acciecar dall’ambizione?
 E non vedi che questa è una illusione?
 LISETTA
 Olà, come parlate? (Si alza)
 FLAMINIA
1300Si fan delle risate
 a causa della tua sciocca credenza.
 LISETTA
 Cos’è questa insolenza?
 Lo so che per invidia voi parlate.
 Io sono imperatrice e voi crepate.
 FLAMINIA
1305Tu sei pazza...
 LISETTA
                             Tacete.
 FLAMINIA
 Lo vedrai...
 LISETTA
                        Non v’ascolto.
 FLAMINIA
 Cecco è l’imperator.
 LISETTA
                                       No, non è vero.
 FLAMINIA
 Il lunatico impero
 terminerà in fischiate.
 LISETTA
1310Io sono imperatrice e voi crepate.
 FLAMINIA
 
    Ah purtroppo il nostro core
 che mal regge i propri affetti
 ingannar da falsi oggetti
 sempre mai si lascierà.
 
1315   Or la gioia, or il dolore
 forsennato in sé comprende
 ma né l’un né l’altra intende
 e scoprire il ver non sa.
 
 SCENA IV
 
 LISETTA sola
 
 LISETTA
 Oh guardate, garbata signorina!
1320Con me, che son regina e monarchessa,
 voler venir a far la dottoressa?
 Ma purtroppo è così. Quando si dona
 a certa gente bassa
 un po’ di confidenza
1325convien sempre temer qualche insolenza.
 E poi e poi l’invidia
 è il vizio che a costoro il cor martella,
 or di questa, or di quella