Semiramide, libretto, Torino, Zappata, 1742

595Io credea... Compatite.
 CORNELIO
 Orsù, perché non dite
 ch’io venga in casa vostra a far l’amore,
 io vi son servitore. (Vuol partire)
 FILIBERTO
                                      No, sentite.
 CORNELIO
 Io della vostra lite
600avevo poste ben le cose a segno
 ma vado adesso a rinunziar l’impegno.
 FILIBERTO
 Ah per amor del ciel, non vi stancate
 di essermi protettor.
 CORNELIO
                                         Già l’avversario