Semiramide, libretto, Torino, Zappata, 1742

 Cosa pretende lei?
 DORINDO
                                     Quel che mi pare. (Vuol seguir Porporina)
 PASQUINO
 Con grazia, padron mio; (Lo trattiene)
 lo vo’ sapere anch’io.
 DORINDO
760Tu non devi saper quello che passa
 fra Porporina e me. Non vo’ ch’ei sappia
 che qui Lisaura aspetto.
 PASQUINO
 Porporina dev’esser moglie mia.
 Mi meraviglio di vussignoria.
 DORINDO
765(Mi voglio divertir con questo sciocco).
 Porporina tua sposa?
 Credimi, l’hai sbagliata.
 È la mia innamorata.
 PASQUINO
                                          Come! Oh diavolo!
 Non può star, non sarà, nol posso credere,
770mi vuol ben, me l’ha detto e l’ha giurato.
 DORINDO
 Di te gioco si prende ed ha scherzato.
 PASQUINO
 Ah bugiarda! Ah maliarda;
 adesso, adesso intendo
 perché quando le ho detto
775di far il matrimonio di nascosto
 la furba m’ha risposto:
 «Così non è permesso».
 Femmine, traditore, ingrato sesso.
 
    Dunque è vostra innamorata. (A Dorindo)
780(Maledetta, disgraziata,
 crepa, schiatta, va’ in malora,
 aver ben non possa un’ora).
 Dunque è ver che vi vuol bene!
 
 SCENA VII
 
 DORINDO, poi LISAURA
 
 DORINDO
 Sentimi, non è ver... Quasi mi spiace
785aver dato al meschin sì gran cordoglio,
 so per prova qual sia
 il tormento crudel di gelosia.
 Ma ecco la mia bella
 che a beare mi vien cogli occhi suoi.
 LISAURA
790Dorindo, eccomi a voi.
 DORINDO
                                            Cara Lisaura,
 tutti siamo traditi. Ho discoperta
 una barbara trama;
 di spogliar Filiberto oggi si brama.
 Cornelio, il conte e ser Imbroglio uniti
795al vostro genitor fanno la lite.
 Dimani si farà l’aggiustamento.
 E il caro negligente
 a Cornelio cornuto,
 ch’è l’impostor più franco,
800ha dato un foglio sottoscritto in bianco.
 LISAURA
 Donde sapeste ciò?
 DORINDO
                                      Da uno scrivano
 di ser Imbroglio che a pietà s’è mosso