Semiramide, libretto, Torino, Zappata, 1742

 LISAURA
 Tutto per voi farò. Già il padre mio
815si contenta che io
 vi prenda per mio sposo.
 DORINDO
                                                E questo è bene.
 Profittarsi conviene
 della sua negligenza.
 Ditegli che la carta
820contien di nostre nozze il sol contratto.
 Ei vi metta il suo nome e il colpo è fatto.
 LISAURA
 Non vorrei d’un inganno
 esser tacciata poi.
 DORINDO
                                   Non dubitate.
 Questa è l’ultima moda;
825l’inganno, se va bene, ancor si loda.
 
    Pria ritornare al fonte
 vedrai torrente altero
 che all’amor mio sincero,
 che alla mia fé costante
830tempre vedrai cangiar.
 
    Né per ingiurie ed onte
 d’avversa iniqua stella
 questo mio core amante
 della sua fiamma bella
835mai si potrà scordar.
 
 SCENA VIII
 
 LISAURA sola
 
 LISAURA
 Giusti dei, v’è nel mondo
 cotanta iniquità; v’è su la terra
 chi temerario ardisce
 rapir l’altrui con esacrando eccesso?
840E lo soffrono i numi? E stride invano
 il folgore di Giove?
 Dove si cela, dove
 l’empio che il genitor tradire aspira?
 Seco voglio sfogar lo sdegno e l’ira.
845Ma no, femmina imbelle
 che dir, che far potrei?
 Crudelissimi dei,
 perché non mi è concesso
 potermi cimentar col viril sesso?
850Farei veder ben io
 che ancor nel petto mio si cela un core,
 di coraggio ripieno e di valore.
 
    Tremo fra’ dubi miei,
 pavento i rai del giorno,
855anche nel mio soggiorno
 mi turbo e mi confondo;
 l’aure che ascolto intorno
 mi fanno palpitar.
 
    Nascondermi vorrei,
860vorrei scoprir l’errore
 né di celarmi ho core
 né core ho di parlar.
 
 SCENA IX
 
 AURELIA, poi PASQUINO
 
 AURELIA
 Del cor di Filiberto
 sono quasi sicura
865ma Lisaura, Pasquino e Porporina
 non mi ponno vedere.
 La politica vuole
 ch’io me li renda amici,
 perché i disegni miei riescan felici.
870Ecco Pasquin; con questo
 ch’è alquanto bacellone
 incomincio a provar la mia lezione.
 PASQUINO
 Ingrata Porporina, (Verso la scena)
 ladra, cagna, assassina.
 AURELIA
875Pasquino, e con chi l’hai?
 PASQUINO
 Oh non ti avessi conosciuta mai!
 AURELIA
 T’han fatto qualche insulto?
 PASQUINO
                                                     Sì, m’han fatto
 quello che far usate
 voialtre femminacce indiavolate.
 AURELIA
880Sei forse innamorato?
 PASQUINO
 Così fossi appiccato.
 AURELIA
 Forse tradito sei.
 PASQUINO
 Così il diavol portasse via colei.
 AURELIA
 Oh povero Pasquino
885che sei tanto bellino.
 Se tu volessi un po’ di bene a me,
 tutto questo mio cor saria per te.
 PASQUINO
 Eh mi burlate.
 AURELIA
                              No, credimi, o caro,
 che il mio labbro è sincero.
 PASQUINO
890Se dicesse da vero
 vendicar mi potrei di Porporina.
 AURELIA
 Dammi la tua manina.
 PASQUINO
 Se ci vede il padron, cosa dirà?
 
 SCENA X
 
 FILIBERTO da una parte, PORPORINA dall’altra osservano in disparte
 
 AURELIA
 Non importa, vien qua.
895Fra noi s’ha d’aggiustare.
 E si vada il padrone a far squartare.
 FILIBERTO
 (Obbligato).
 PASQUINO
                          Sì sì, vada in malora
 lui, la sua casa e Porporina ancora.
 PORPORINA
 (Bravissimo).
 AURELIA
                             È noioso