Semiramide, libretto, Torino, Zappata, 1742

1035Articoli, contratti,
 legger scritture e patti,
 oh che cosa noiosa! Palazzisti,
 avvocati, notari,
 che vocaboli amari! Oh benedetta
1040la vita negligente!
 Oh che gran bella cosa è il non far niente!
 
    Levarsi dopo il sole
 e andar prima di quello
 nel letto a riposar,
1045questa si può chiamar
 vita beata.
 
    Chi faticar si suole
 consuma il suo cervello
 e alfine ha da crepar,
1050compiango a lavorar
 la gente nata.
 
 SCENA VI
 
 PASQUINO, poi PORPORINA
 
 PASQUINO
 Oh quanto mi dispiace
 avermi disgustata Porporina!
 PORPORINA
 (Oh povera meschina!
1055Or son senza marito).
 PASQUINO
 (D’averla abbandonata io son pentito).
 PORPORINA
 (Eccolo. Traditore,
 con Aurelia attaccarsi!)
 PASQUINO
 (È qui. Crudel, lasciarsi
1060far giù da quel zerbino!)
 PORPORINA
 (Oh me infelice!)
 PASQUINO
                                   (Oh povero Pasquino!)
 PORPORINA
 (Far la pace vorrei ma non conviene
 che la prima io sia).
 PASQUINO
 (Mi vien la fantasia
1065di chiamarla ma temo un qualche oltraggio).
 PORPORINA
 (Porporina, fa’ cor).
 PASQUINO
                                       (Pasquin coraggio).