Semiramide, libretto, Torino, Stamperia Reale, 1757, I

740I sachmourias mochet vsiat,
 ne bracouutchi chenitsia,
 vremenem lubov roditsia;
 i si nee vcorenitsia.
 Svitchcoy postoiannoy brae.
 
 PORPORINA
745(È grazioso costui,
 secondarlo vogl’io solo per gioco).
 Lasci signor per poco
 ch’io pensi a’ casi miei.
 PASQUINO
 Padi at menia protch ja tebia bosche ne lublu.
 PORPORINA
750(Che dice mai?) Per pietà, non si sdegni.
 PASQUINO
 Ja tebia nié catchou bolche vidat.
 (Ho scoperto che basta,
 vendicarmi saprò della crudelle
 né solo a sospirar restar vogl’io,
755si lasci pur donna infedel, addio. (Con possesso parte)
 PORPORINA
 Donna infedel! Ah quasi giocherei
 che Pasquino è colui e che per prova
 della mia fedeltà... No non v’è dubbio,
 è certo lui né mai creder potrebbe
760ch’io per scherzo dicessi
 di sposar un calmuco.
 Che feci mai?
 Sappia ch’io l’amo sol e che scherzai.
 
 SCENA X
 
 AURELIA, poi PASQUINO
 
 AURELIA
 Del cor di Filiberto
765sono quasi sicura
 ma Lisaura, Pasquino e Porporina
 non mi ponno vedere.
 La politica vuole
 ch’io me li renda amici,
770perché i disegni miei riescan felici.
 Ecco Pasquino; con questo
 ch’è alquanto bacellone
 incomincio a provar la mia lezione.
 PASQUINO
 Ingrata Porporina, (Verso la scena)
775ladra, cagna, assassina.
 AURELIA
 Pasquino, e con chi l’hai?
 PASQUINO
 Oh non ti avessi conosciuta mai.
 AURELIA
 T’han fatto qualche insulto?
 PASQUINO
                                                     Sì, m’han fatto
 quello che far usate
780voialtre femminacce indiavolate.
 AURELIA
 Sei forse innamorato?
 PASQUINO
 Così fossi appiccato.
 AURELIA
 Forse tradito sei!
 PASQUINO
 Così il diavol portasse via colei.
 AURELIA
785Oh povero Pasquino
 che sei tanto bellino.
 Se tu volessi un po’ di bene a me,
 tutto questo mio cor saria per te.
 PASQUINO
 Eh mi burlate.
 AURELIA
                              No, credimi, o caro,
790che il mio labbro è sincero.
 PASQUINO
 (Se dicesse da vero
 vendicar mi potrei di Porporina).
 AURELIA
 Dammi la tua manina.
 PASQUINO
 Se ci vede il padron, cosa dirà!
 
 SCENA XI
 
 FILIBERTO da una parte, PORPORINA dall’altra osservano in disparte
 
 AURELIA
795Non importa, vien qua.
 Fra noi s’ha d’aggiustare.
 E si vada il padrone a far squartare.
 FILIBERTO
 (Obbligato).
 PASQUINO
                          Sì sì, vada in malora
 lui, la sua casa e Porporina ancora.
 PORPORINA
800(Bravissimo).
 AURELIA
                             È noioso
 il signor Filiberto agli occhi miei.
 PASQUINO
 Più non posso di cuor mirar colei.
 AURELIA
 Tu sì sei graziosetto.
 PASQUINO
 Sì, quello è un bel visetto.
 AURELIA
805Se parlassi di cor...
 PASQUINO
                                     Se vi degnaste...
 AURELIA
 Sarei per te.
 PASQUINO
                          Vostro sarei, m’impegno.
 FILIBERTO
 (Femmina indiavolata).
 PORPORINA
                                               (Oh core, indegno).
 AURELIA
 
    Allegri e contenti...
 
 PASQUINO
 
 Ci amiam di buon cuore,
810più dolce è l’amore...
 
 A DUE
 
 Novello nel sen.
 
 PORPORINA, FILIBERTO A DUE
 
    Che voglia mi vien
 d’andargli a scannar.