Semiramide, libretto, Torino, Stamperia Reale, 1757, II

                                                                 Non posso.
 FILIBERTO
 Perché?
 PASQUINO
                  Fo colazione.
 FILIBERTO
 Poverino, ha regione.
70Finisci; e poi verrai.
 PORPORINA
 (Un più sciocco padron non vidi mai).
 FILIBERTO
 Bisogna compatir la servitù.
 Tutto il dì s’affatica
 e vuol la carità
75che un’ora gli si dia di libertà.
 PASQUINO
 Eccomi. Ho fatto presto?
 FILIBERTO
 Cancaro! Tu sei lesto.
 Sentimi, andar dovrai...
 Dove ha detto? (A Porporina)
 PORPORINA
                                A palazzo.
 FILIBERTO
80Anderai a palazzo,
 cercherai conto di messer Imbroglia.
 Portagli questa borsa.
 Digli che si ricordi
 di sostenere in punto di ragione
85ch’io son chiamato alla sostituzione.
 Digli che il testamento parla chiaro,
 che il testamento io l’ho
 e che, quando bisogni, il cercherò.
 Digli...
 PASQUINO