Semiramide, libretto, Lisbona, Stamperia Reale, 1771

 AURELIA e CORNELIO
 
 AURELIA
 Anderà ben, benissimo,
475con quattro paroline io l’ho incantato.
 È di me innamorato,
 la dote mi farà.
 CORNELIO
                               Come facesti
 a tirarlo in la rete?
 AURELIA
                                     Io? Tu lo sai,
 ho un certo che nel volto,
480ho un certo che nel tratto,
 misto così tra il furbo e il sempliciotto,
 che ogniuno che mi parla resta cotto.
 CORNELIO
 Non vorrei che allorquando
 moglie mia tu sarai,
485altri si cucinasse al tuo bel foco.
 AURELIA
 Se geloso sarai, goderai poco.
 CORNELIO
 Basta, ne parleremo. Ma io penso,