L’Arcadia in Brenta, libretto, Milano, Malatesta, 1750

 SCENA IX
 
 Madama LINDORA, poi GIACINTO
 
 LINDORA
1290Povero conte! Al certo mi fa ridere,
 se non mi fesse il rider tanto male!
 GIACINTO
 Madama, siete attesa.
 Avrete di già intesa
 la disgrazia dell'ospite compito
1295che per la bell'Arcadia è già fallito.
 Rosanna, che non lungi ha la sua villa,
 tutti seco c'invita;
 colà l'Arcadia unita
 sarà con più giudizio
1300e con noi condurremo anco Fabrizio.
 LINDORA
 Oh povero Fabroni;
 non vuo' prendermi affanno,
 s'egli è stato un bagian, sarà suo danno.
 
    No, non s'ama più davvero,
1305sol si cerca ad ingannar;
 lusingare or va l'usanza,
 la costanza è una follia.
 Dir potete se ciò sia
 alme amanti voi per me.
 
1310   Parla il labro e non il core,
 tutto è finto nell'amore,
 non sa alcun che cosa è fé;
 dir potete se ciò sia
 alme amanti voi per me.